lunedì 17 maggio 2010

Pacifismo di destra

Altro sangue italiano scorre per il terreno improduttivo e sassoso dell'Afghanistan: due alpini italiani della Brigata Taurinense sono stati uccisi ed altri sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno rudimentale di quelli frequentemente usati in quelle zone per gli attacchi contro le forze alleate. Tra i soldati feriti sembra ci sia anche una donna.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha subito espresso cordoglio alle famiglie dei soldati ma al tempo stesso ha ribadito che che la missione militare in Afghanistan resta fondamentale per la stabilità e la pacificazione di un area strategica.
A riguardo è intervenuto anche il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, il quale al contrario del premier si è detto diffidente sulla missione in Afghanistan e che bisogna verificare che i sacrifici di vite umane servano realmente ad ottenere qualcosa.
Personalmente sono d'accordo con le parole del ministro, e chi mi conosce sa bene che concordare con un leghista è per me un evento decisamente raro, perchè trovo giusto che dopo 25 soldati italiani morti dall'inizio di questa guerra sia arrivato il momento di riflettere sul ritiro delle nostre truppe da quelle terre.
Non voglio fare un discorso pacifista sullo stile dei figli dei fiori o dei loro eredi (o presunti tali visto che gli hippy non indossavano i foulard dei guerriglieri palestinesi), essendo di destra sono rispettoso al massimo delle nostre truppe e del loro lavoro nelle zone "calde" del mondo, però sono dell'idea che il sangue italiano non debba essere sprecato per paesi e popoli che non se lo meritano!
Parliamoci chiaro, cosa ce ne torna a noi se l'Agfhanistan diventasse una democrazia? Se tutto è basato sulla guerra al terrorismo, non sarebbe meglio rafforzare e coordinare al meglio il lavoro dei servizi segreti internazionali e al contempo creare iniziative volte a sviluppare quei paesi, in modo da sottrarre i loro abitanti alla fame e all'ignoranza che li rendono facilmente influenzabili dal fanatismo e da chi lo predica?
Ormai è evidente: gli afghani non ci vogliono ed è chiaro che stavano tanto bene con quel regime islamico il quale oltre a limitare fortemente le libertà individuali dell'individuo non faceva nulla per un rilancio sociale ed economico di un paese da sempre martoriato da guerre, di conseguenza sarebbe giusto secondo me far partire le nostre truppe, schierarle nelle zone (e come ben sapete non sono poche) italiane comandate dalla criminalità e abbandonare a se stessi questi popoli che non hanno niente da spartire con la nostra storia, con la nostra cultura e coi nostri concetti di pace, democrazia e quieto vivere!
Il sangue italiano può essere sacrificato solo nell'interesse dell'Italia e degli italiani, ma in questo caso non è affatto così!


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