Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito di un'inchiesta nel quale sono coinvolti anche suo fratello Angelo deputato del Movimento per le Autonomie, il deputato regionale Udc Fausto Fagone e vari amministratori locali della provincia di Catania.
Alla base delle indagini ci sarebbero delle intercettazioni ambientali fatte dai carabinieri e dichiarazioni di un pentito. Nelle tremila pagine del rapporto ci sarebbero le prove dei rapporti dei fratelli Lombardo con il boss catanese Vincenzo Aiello indicato come uno dei capomafia più vicini al capo dei capi di Catania Benedetto Santapaola. Nelle intercettazioni compaiono dure critiche del boss nei confronti di Lombardo per avere voluto in giunta il magistrato antimafia Massimo Russo e Caterina Chinnici figlia di Rocco, capo dell'ufficio istruzione di Palermo ucciso dalla mafia nel 1983.
Adesso io non mi voglio mettere a dire che è tutto vero a prescindere, le indagini sono in corso e finchè non viene emessa sentenza definitiva nessuno può essere definito colpevole, ma personalmente gradirei le sue dimissioni sia perchè come ben sapete ci tengo molto all'onore della mia parte politica, dell'Italia e di una Sicilia infinitamente bisognosa di un governo pulito che la risollevi dai suoi problemi secolari, ma sopratutto per questo discorso fatto da Paolo Borsellino a Bassano del Grappa nel quale sostiene che un politico non basta che sia assolto da processi di mafia per assenza di prove o motivi particolari, bensì deve essere completamente al di sopra di ogni sospetto! A me potete pure dar torto, al giudice Borsellino no!
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